Come ripetuto più volte sia in studio che in altri articoli di questo blog, per noi de Il Giusto Sorriso, il filo interdentale è uno strumento indispensabile per una corretta igiene dentale domestica. Oggi vogliamo farvelo conoscere un po' meglio e aiutarvi a scegliere la tipologia più adatta alle vostre esigenze.
Quest'anno il filo interdentale spegne ben 200 candeline. Il primo tipo di filo nasce nel 1889 a New Orleans, quando il dottor Levi Spear Parmly propose ai suoi pazienti l'uso di un filo di seta cerata da passare tra gli interstizi dentali. La motivazione era semplice: “Smuovere quella sporcizia causa di irritazioni che nessuno spazzolino smuove e che può causare malattie”. Una breve considerazione che sarebbe poi diventata parte dei corretti processi di pulizia dentale domestica. Già due secoli fa si motivava la necessità di una pulizia dentale più accurata per evitare gengiviti, paradontite e la più comune carie. Come ci teniamo sempre a ricordarvi in studio, non utilizzare il filo interdentale significa lasciare che la placca ristagni tra gli interstizi dentali, e che col passare del tempo si trasformi in tartaro, rischiando di causare carie ed infezioni a denti, gengive e paradonto.
La scelta tra le prime due tipologie è sicuramente la più importante. Il filo interdentale cerato infatti è più resistente e molto difficile da rompere. Il filo non cerato invece è utilissimo per gli spazi più ristretti poiché, in caso di sfilacciamenti, le fibre che lo compongono potranno offrire una superficie più ampia per la rimozione di residui.
Se ancora non avete trovatola tipologia di filo più adatta a voi, contattateci pure. I nostri dottori saranno lieti di suggerirvi il migliori strumenti per la cura dell'igiene orale domestica, tipo di filo interdentale compreso.
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